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Viaggiamo sì, ma non andiamo mai in vacanza
No, non è un claim per i digital nomad o i freelancer giromondo, né un flex del nostro stacanovismo. Ma il motivo per cui abbiamo iniziato con ORMA. Che cosa significa “vacanza”? Partiamo dalla parola:
Interruzione delle ordinarie occupazioni per un periodo di più giorni a scopo di ‘riposo, distensione, svago’.
Peccato che quella che per molti è una vacanzina per fuggire, fare selfie davanti alla Sagrada Familia e spuntare due o tre posti dalla wishlist, per i residenti è un vero e proprio incubo.
Facciamo un gioco. Prova a immaginare questa scena: sei sul lungomare e incontri lui, inconfondibile.
Lo riconosci? Lo abbiamo visto tutti. Forse lo conosci anche tu. Forse, qualche volta, lo sei stato. Ma hey, nessuno è perfetto. L’importante è rendersene conto.
Dicevamo: è seduto di fronte a una brocca di sangria — è rosso come un peperone, vittima di un sole a cui non è abituato. Indossa i classici pantaloni corti, le immancabili infradito e, magari, un cappello o un marsupio che non avrebbe mai osato nel suo Paese d’origine.
Gli spagnoli lo chiamano guiri, un cliché ambulante, sì, ma anche un promemoria vivente di come non vogliamo viaggiare: per spuntare liste, senza mai fermarsi a capire davvero cosa ci circonda, come per esempio la gentrificazione che si sta impossessando di tante città turistiche (per saperne di più ti suggeriamo sotto un libro).
Semplice: non scappare dalla quotidianità verso l’esotico instagrammabile, ma per allargare il TUO orizzonte. Apprendi viaggiando, e trasforma questo esercizio in azione concreta. È quello che facciamo noi con ORMA, i cui itinerari sono ciascuno concepiti insieme a esperti divulgatori e attivisti della sostenibilità, e realizzati in collaborazione con associazioni e comunità locali. Se ti abbiamo incuriosito almeno un po’, vatti a vedere i viaggi passati per farti un’idea.